La ricaduta emotiva implica il tornare momentaneamente a comportamenti codipendenti per affrontare i rapporti umani o le circostanze della vita.
Tale ricaduta viene detta anche scivolone codipendente; nel percorso di recupero non esiste una astinenza totale dai comportamenti codipendenti, essendo umana sono imperfetta e commetto degli errori: ciò che ci insegna il percorso di recupero è affrontare tali errori.
Come recita il Decimo Passo: “abbiamo continuato a fare il nostro inventario personale e quando ci siamo trovati in torto lo abbiamo subito ammesso”. I nostri errori, come afferma la letteratura approvata CoDA, si rivelano gli aspetti del nostro recupero su cui devo lavorare. Davanti ad una ricaduta posso chiedere aiuto al nostro Potere Superiore oppure posso rifare i Passi per sviluppare comportamenti più sani. Bisogna evitare di umiliare e punire sé stessi per le proprie ricadute, poiché la vergogna è un aspetto della codipendenza. Le chiavi per affrontare le mie ricadute sono: indulgenza, perseveranza e amore da parte del nostro genitore interno. La ricaduta emotiva è spesso causata da un “comportamento limite”, cioè una situazione o un comportamento specifico che scatena la codipendenza. Per mantenere l’equilibrio emotivo ed evitare la ricaduta, dovrei imparare a evitare tali situazioni e comportamenti, come un alcolista deve evitare di bere il primo sorso, o come un mangiatore compulsivo deve evitare quei cibi che possono causare un’abbuffata. Alcuni comportamenti limite possono essere: accettare il sesso come sostituto dell’amore, cercare esageratamente di salvare gli altri, compiacere eccessivamente gli altri, cercare di controllare le persone, infine colpevolizzarci.
Ognuno di noi stabilisce quali sono i propri comportamenti limite. Se abbiamo una ricaduta codipendente causata da uno dei nostri comportamenti limite, possiamo praticare l’amore verso noi stessi perdonandoci. Posso chiedere aiuto a un compagno di viaggio o al nostro potere superiore, o al nostro sponsor, oppure possiamo leggere la letteratura approvata CoDA. La nostra paura e la nostra vergogna diminuiscono quando diventiamo più consapevoli delle nostre azioni e lavoriamo per cambiarle. Una forma particolarmente grave di ricaduta emotiva è la cosiddetta spirale di vergogna. Si definisce così una situazione di crisi caratterizzata da sentimenti di apatia, panico e dolore: ci sentiamo isolati, respinti dagli altri o sciocchi. Davanti a questa crisi abbiamo due possibilità: una autodistruttiva (rimproverare noi stessi, lasciarsi andare a comportamenti sessuali non sani, lasciarci morire di fame o mangiare in eccesso, evitare le persone), oppure intervenire e contrastare tale spirale. Per uscire dalla spirale della vergogna oltre che attuare i comportamenti sopra citati a proposito della ricaduta emotiva, possiamo scrivere i nostri pensieri e sentimenti, parlare con persone fidate, frequentare le riunioni e soprattutto nutrire il nostro bambino interiore con affermazioni positive. In tale modo diminuisce l’intensità della vergogna e riacquistiamo il senso di autostima, autonomia e responsabilità.
Termino con un’affermazione positiva, tratta dalla letteratura approvata CoDA: la mia anima è come una farfalla: preziosa e libera. Con il recupero posso cambiare. L’amore dell’universo è con me, mentre vivo il mio tempo. Mi rispetto perché agisco secondo i miei valori. Mentre procedo nell’esperienza del recupero, accetto che richieda tempo nelle mie 24 ore e nella mia vita.
Codipendente in recupero
Anonima